6 buoni motivi per bere la cioccolata calda

6 buoni motivi per bere la cioccolata calda

1. Aumenta la potenza del cervello: il cioccolato caldo è ricco di flavonoidi che aumentano il flusso di sangue e ossigeno al cervello, aiutando la memoria.

2. Ricca di antiossidanti: la concentrazione di antiossidanti presenti nella cioccolata calda è quasi due volte superiore a quella del vino rosso, da due a tre volte superiore a quella del tè verde e da quattro a cinque volte superiore a quella del tè nero.

3. Fa bene alla salute delle arterie ed alla circolazione: i flavonoidi presenti nel cioccolato riducono il rischio cardiaco ed abbassando la pressione del sangue.

4. Può aiutare a perdere peso: se fatta correttamente e con ingredienti di buona qualità, la cioccolata calda è una bevanda allo stesso tempo deliziosa e con poche calorie. Grazie al suo gusto irresistibile previene la fame di dolci e zuccheri.

5. Evita la formazione di coaguli del sangue.

6. E’ l’ingrediente segreto per la felicità: la cioccolata calda stimola il rilascio di endorfine, le quali aiutano a migliorare l’umore e ad alleviare stress, ansia e depressione.

Tè Verde

Tutte le proprietà del tè verde

Le proprietà del tè verde non si limitano però solo a quelle sopra citate. Il tè verde, se bevuto con regolarità (una tazza al giorno almeno, suggeriscono gli esperti), previene molte malattie cardiovascolari (abbassa la pressione sanguigna e svolge un’azione anticoagulante), regola il metabolismo, previene l’insorgenza di tumori, brucia i grassi, abbassa il colesterolo, elimina i batteri e rinforza le difese immunitarie, infine migliora la digestione.

Il tè verde è un prodotto naturale, un vero amico della nostra salute, contiene: fluoro, tannini (si come il vino rosso!), alcaloidi, saponine, vitamina C, tiamina, riboflavina, la niacina, la biotina, l’acido  folico, la vitamina k, zinco, manganese, magnesio, potassio.

Il cioccolato protegge il cuore, ecco come fa.

gianduia

Il cioccolato protegge il cuore,

ecco come fa..

Inibisce l’attivazione dell’enzima Ace, conosciuto per essere responsabile dell’aumento della pressione sanguigna: è questo il meccanismo che fa sì che il cioccolato fondente sia in grado di proteggere il cuore. Lo studio, pubblicato sul Journal of Cardiovascular Pharmacology, è stato messo a punto da un gruppo di ricercatori sono state rivelate da un gruppo di ricercatori dell’Università di Linköping, in Svezia, diretti da Ingrid Persson. “Abbiamo già dimostrato – spiega la studiosa – che il tè verde inibisce l’enzima Ace, coinvolto nel bilancio dei liquidi del corpo e nella regolazione della pressione sanguigna. Ora abbiamo voluto studiare l’effetto del cacao, con le sue catechine e procianidine“.

La ricerca è stata condotta su 10 uomini e 6 donne tra i 20 e i 45 anni – sani e non fumatori – ai quali sono stati fatti mangiare 75 grammi di cioccolato amaro con un contenuto di cacao del 72%. Per misurare il livello dell’enzima sono stati prelevati loro campioni di sangue prima del consumo del cioccolato e poi mezz’ora, un’ora e tre ore dopo.

Dai dati è emerso che tre ore dopo l’assunzione del cioccolato è stata rilevata una significativa inibizione dell’attività dell’enzima – risultata inferiore, in media, del 18% grazie al cioccolato consumato – e, di conseguenza, della pressione alta. Per adesso, spiega Persson, non è in progetto alcuno studio per nuovi farmaci: “Ma i nostri risultati – conclude – indicano che i cambiamenti nello stile di vita con l’aiuto di alimenti che contengono grandiconcentrazioni di catechine e procianidine possono prevenire le malattie cardiovascolari”.

http://salute24.ilsole24ore.com/articles/11948-il-cioccolato-protegge-br-il-cuore-br-e-vero-ecco-come-fa

cioccolato

Cacao, il segreto del cioccolato che mantiene in salute

Anni di ricerche ne hanno svelato le numerose proprietà salutari. Ecco quali sono

Febbraio è uno dei mesi dell’anno in cui il cioccolato la fa da padrone. Tutta colpa di San Valentino, verrebbe da dire, che porta nelle vetrine i più svariati prodotti a base di cacao. In realtà ci sono molti buoni motivi che vanno oltre la festa degli innamorati (o quella del palato) per consumare cacao tutto l’anno. Questa polvere, addirittura venerata da alcune civiltà antiche, ha oggi qualche motivo in più per essere amata. Anni di studi scientifici ne hanno infatti svelato le numerose proprietà salutari.

 

Il cacao migliora prima di tutto l’umore e non lo fa solo perché la cioccolata è buona, ma anche perché contiene molecole che agiscono direttamente sul cervello, modulandone l’attività. In molti avranno già sentito nominare la serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore. Oltre a contenerne una certa quantità il cacao fornisce anche il suo precursore, favorendone così la produzione direttamente nell’organismo. Meno note sono la feniletilammina e la teobromina; la prima, in particolare, promuove il rilascio di endorfine, molecole che oltre a favorire il buonumore riducono la sensibilità al dolore. Se a tutto ciò si aggiunge anche una certa dose di caffeina – che comunque è limitata a concentrazioni 10 volte inferiori rispetto a quelle presenti nel caffè – la sferzata di energia positiva è assicurata.

 

I benefici del cacao non finiscono però qui. Grazie alla sua azione vasodilatatrice riduce la pressione sanguigna e favorisce la circolazione del sangue anche a livello dell’epidermide. Non solo, grazie ai suoi antiossidanti aiuta a ridurre i valori della glicemia a digiuno, riduce i livelli di colesterolo totale e di quello “cattivo” e aiuta a difendere la pelle dall’azione nociva delle radiazioni ultraviolette presenti nei raggi del sole.

 

Il cacao, insomma, è un vero toccasana per la salute. Purtroppo ciò non significa che si possa mangiare cioccolato a volontà. In una tavoletta o in una pralina sono presenti anche molti zuccheri, molti grassi e tante calorie. La scelta migliore è preferire le varianti fondenti ad alta percentuale di cacao, il cui consumo non deve però essere eccessivo. Un’altra strategia è non pensare solo ai dolci: il cacao può essere utilizzato in cucina anche in altro modo. Qualche esempio? Le tagliatelle nel cui impasto viene aggiunto anche il cacao, ma anche l’abbinamento con le carni. Salse cioccolatose si sposano bene sia con il pollo che con tacchino e coniglio. Qualcuno le utilizza anche per accompagnare i frutti di mare. Cosa dire, poi, della fonduta? Abbinata alla frutta è un modo alternativo per godersi i benefici del cacao unendoli a quelli di fragole, agrumi, kiwi e chi più ne ha, più ne metta.

 

Foto: © larisabozhikova – Fotolia.com

di Silvia Soligon (17/02/2014)

infusi

Bere un tè, la scelta migliore per la salute

La bevanda tanto amata dagli Inglesi sarebbe da preferire anche al caffè della tradizione italiana

Meglio un tè o un caffè? Secondo Nicolas Danchin, esperto di malattie coronariche dell’Hopital Europeen Georges-Pompidou di Parigi, non c’è alcun dubbio: scegliere il primo è la decisione più salutare. Uno studio presentato dallo stesso Danchin al congresso dell’European Society of Cardiology ha infatti svelato che fra i forti consumatori di tè il rischio di morire a causa di una problematica non cardiovascolare è inferiore del 24% rispetto a quello corso da chi non assume mai questa bevanda. Non solo, bere tè potrebbe in qualche modo fare bene anche a cuore e arterie, anche se in questo caso i risultati delle ricerche condotte da Danchin hanno rilevato una riduzione della mortalità cardiovascolare decisamente meno significativa.

 

Danchin e collaboratori hanno monitorato lo stato di salute di oltre 130 mila pazienti tra i 18 e i 95 anni, analizzando il consumo di tè e caffè e altre caratteristiche del loro stile di vita attraverso dei questionari. In generale, i dati raccolti hanno svelato che i consumatori di caffè sono caratterizzati da un rischio cardiovascolare maggiore rispetto a chi non beve caffè, soprattutto se si tratta di fumatori. Non solo, in genere chi non beve caffè è risultato anche essere fisicamente più attivo. Al contrario, chi beve tè ha un profilo cardiovascolare migliore rispetto a chi non lo beve, è meno spesso dedito al fumo ed è più propenso a svolgere attività fisica. Per di più bere tè riduce la pressione sanguigna. “In generale – ha spiegato Danchin – il rischio sembra essere più elevato fra i bevitori di caffè e più basso fra i bevitori di tè”.

 

Per quanto riguarda, più nello specifico, la mortalità, l’esperto ha sottolineato che la tendenza al suo aumento fra i consumatori di caffè è probabilmente strettamente associata all’ampia percentuale di fumatori fra chi consuma grandi quantità di questa bevanda. Nel caso del tè, invece, la maggior parte degli effetti in termini di riduzione della mortalità riguardano soprattutto fumatori ed ex-fumatori. “Il tè contiene antiossidanti che potrebbero dare benefici in termini di sopravvivenza – ha spiegato l’esperto – I bevitori di tè hanno anche stili di vita più sani che fanno sì che per me rimanga ancora una questione aperta se il fatto di bere tè rifletta un particolare profilo personale o se sia il tè, in sé e per sé, a migliorare i risultati”. Nonostante questa domanda rimanga per ora senza risposta, l’esperto sembra non avere dubbi. “Penso che onestamente sarebbe da raccomandare il consumo di tè piuttosto che quello di caffè o che non bere nient’altro”.

 

Foto: © Africa Studio – Fotolia.com

di Silvia Soligon (04/09/2014)

cioccolato

Cioccolato e salute

Se è vero che i cibi più buoni sono anche quelli più pericolosi per la salute, il cioccolato sembra essere la classica eccezione che conferma la regola, o almeno in parte. Chi vuole beneficiare a pieno del suo prezioso carico di antiossidanti deve infatti abituarsi ai risvolti amarognoli del fondente, rinunciando al gusto cremoso del cioccolato bianco e a quello vellutato delle barrette al latte.
Non a caso, il cioccolato fondente rappresenta una delle più generose fonti alimentari di flavonoidi, rinomati antiossidanti presenti negli alimenti di origine o derivazione vegetale, come il , il vino rosso, gli agrumi ed i frutti di bosco.
Tanto maggiore è la percentuale di cacao nell’amata tavoletta e tanto superiore è la presenza di flavonoidi. In media, 100 grammi di fondente ne contengono 50-60 mg, mentre in un’analoga quantità di cioccolato al latte ne ritroviamo soltanto una decina di mg. Addirittura nulla è invece la percentuale di flavonoidi nel cioccolato bianco.
Dal punto di vista quantitativo, il contenuto in flavonoidi del fondente si avvicina a quello dei frutti di bosco (alimenti antiossidanti per eccellenza), mentre sotto il profilo qualitativo rispecchia, con le sue catechine, il potere antiossidante del the verde.

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